Dopo oltre vent’anni dalla guida di Under Armour (NYSE:UA), Kevin Plank ha deciso di abbandonare la nave. A prendere il suo posto sarà Patrik Frisk, l’attuale COO.

Under Armour è un’azienda di abbigliamento sportivo che però negli ultimi anni non sta andando benissimo. A differenza delle concorrenti Nike e Adidas, UA non è riuscita a mantenere il posizionamento del brand e, conseguentemente, la redditività. Per darvi una misura, se Nike ha un ROA (Return on Assets) del 12,8%, UA non arriva al 3%.

Un classico negozio Under Armour

I motivi possono essere molteplici. Si va dall’incapacità di integrarsi in un retail sempre più connesso all’ecommerce, alla percezione del brand che, a differenza degli altri, è rimasto legato esclusivamente al settore sportivo. Se oggi vediamo Nike anche indossate con un abito da sera, lo stesso non si può dire di abbigliamento Under Armour, che viene commercializzato e percepito solo come vestiario “performance”.

Il mercato ha reagito bene e, mentre sto scrivendo, il titolo sta segnando un +5,45%. Ci si aspetta che il nuovo CEO possa rendere più efficiente l’azienda e riportarla allo splendore di un tempo.

UA è un titolo che sto monitorando ma solo da lontano, principalmente perché ha sempre avuto valutazioni a parer mio “esagerate”. Dalla quotazione ad oggi il titolo ha perso oltre il 50%. Non vi nascondo però che, nel caso vedessi un rilancio importante del brand, potrei pensare di prenderla in considerazione.

E voi cosa ne pensate? Ce la farà Under Armour a riprendersi?